(Ansa - 25 febbraio 2010)
Proprio per il disordine in cui annegava la sua carriera di genio, Hendrix è stato anche l'artista più saccheggiato della storia: da dopo la sua morte le sue registrazioni sono state pubblicate in ogni possibile forma, da quella accurata dell'imperdibile cofanetto Jimi Hendrix Experience Box Set ai bootleg dei concerti (tra i più belli di sempre quello al Winterland di San Francisco) fino alle sacrileghe registrazioni completate da altri musicisti. Uno scempio terminato da poco, da quando i familiari hanno fondato la Experience Hendrix LLC, di cui è CEO la sorella Janie, che ora gestisce l'eredità del "Voodoo Child". Per questo la pubblicazione di Valleys of Neptune è un piccolo miracolo. Che ci sia ancora del materiale inedito è una sorpresa e probabilmente dietro c'è Eddie Kramer, che si era portato via tutto il possibile. Alcuni dei pezzi sono registrati nel 1969 e sono gli ultimi incisi con Mitch Mitchell e Noel Redding, la storica Experience. Di lì a poco avrebbe chiamato Billy Cox al basso, un suo vecchio amico, poi Buddy Miles alla batteria, quindi avrebbe formato The Band of Gypsies, ma è noto che inseguiva il sogno di una musica orchestrale, sotto l'influenza di Gil Evans che avrebbe voluto incidere un disco con lui e Miles Davis, il quale rifiutò ma poi per l'ultima parte della sua carriera costrinse i chitarristi della sua band a suonare alla Hendrix.
Jimi era un genio del suono oltre che un virtuoso della chitarra: è stato il primo chitarrista ad andare oltre le possibilità del suo strumento, inventando diteggiature, effetti, pedali (il wha wha), nuovi magneti (era un consulente della Fender), tra i primissimi a utilizzare il feed back come uno strumento. L'inno americano suonato a Woodstock resta uno dei più potenti monumenti alla creatività rock della storia. Per lui lo studio di registrazione era un secondo strumento: in un'epoca in cui otto piste erano il massimo della tecnologia, realizzava sovra-incisioni e scavava nei pezzi come uno scienziato illuminato da una visione, sempre ben ancorato alle 12 battute del blues che lui conosceva come pochi altri. Per questo l'apertura dei suoi studi, gli Electric Lady nel Village di New York, era la realizzazione di un sogno. Che purtroppo durò pochi mesi. Ora queste 12 registrazioni richiamano l'attenzione sul suo metodo di lavoro e, ancora una volta, è persino difficile trovare le parole per giudicare un artista che viaggiava molto più avanti del suo tempo, che scavando nella musica nera, aveva scoperto la lingua del futuro. E che irrompe nel Ventunesimo secolo con la forza del mito.
Ecco una guida ai brani di Valleys of Neptune di Jimi Hendrix, registrati nel 1969, che testimoniano il periodo di passaggio dopo Electric Ladyland, quando Billy Cox era entrato negli Experience al posto di Noel Redding. Alcuni di questi titoli sono già conosciuti dai fan.
Stone Free: La registrazione originale del 1966 della prima formazione dei Jimi Hendrix Experience è conosciuta come una delle canzoni firmate da Jimi. Nel Jimi Hendrix Experience Box Set del 2000 è presente una versione rifatta dal gruppo originale. Hendrix, Mitch Mitchell e Billy Cox hanno registrato questa versione, diversa, nel maggio 1969;
Valleys of Neptune: Il brano è stato registrato nel settembre 1969 e nel maggio 1970. La versione con la band al completo non è mai stata pubblicata prima. Un estratto di un demo di questa canzone con Hendrix e la sola presenza di Mitchell alla batteria e del percussionista Juma Sultan è stato incluso nell'album Lifelines pubblicato dalla Reprise/Polydor e rimasto sul mercato solo fra il 1990 ed il 1992;
Bleeding Heart: la cover di un classico blues di Elmore James è completamente diversa da quelle apparse su South Saturn Delta e, originariamente, su War Heroes. La registrazione, effettuata nell'aprile 1969, non è mai stata pubblicata prima e vede protagonisti Jimi, Billy Cox ed il batterista Rocky Isaac;
Hear My Train A Comin': la versione elettrica e con la band al completo è diversa da quella famosa eseguita con la chitarra acustica a 12 corde che appariva nel documentario del 1973 Jimi Hendrix e nel relativo album Jimi Hendrix: Blues;
Mr. Bad Luck: Come Valleys Of Neptune, una versione diversa di questa canzone faceva parte di Lifelines del 1990. Jimi avrebbe poi sviluppato questo brano come Look Over Yonder poi pubblicato in South Saturn Delta;
Sunshine of Your Love: Il classico dei Cream, uno dei brani che il gruppo amava suonare dal vivo nel 1969 e che non è mai stato pubblicato prima;
Lover Man: Jimi ha registrato molte versioni di questa canzone, comprese quelle incluse nel Jimi Hendrix Box Set e in South Saturn Delta. Questa è una versione completamente diversa registrata nel febbraio 1969;
Ships Passing Through the Night: Brano mai pubblicato prima e preso dall'ultima session della formazione originale dei Jimi Hendrix Experience del 14 aprile 1969;
Fire e Red House: I due brani sono stati registrati dalla formazione originale degli Experience nella stessa session del febbraio 1969. Si tratta degli arrangiamenti che Jimi aveva dilatato per l'esecuzione sul palco, quindi non di takes alternativi rispetto alle registrazioni originali del 1967;
Lullaby For The Summer e Crying Blue Rain: Queste registrazioni dell'aprile 1969 della formazione originale dei Jimi Hendrix Experience non sono mai state pubblicate prima.
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Ps: Jimi Hendrix campeggia sulla copertina del nostro libro Rock Around the Screen. Storie di cinema e musica pop, che si presenta martedì pomeriggio presso il megastore La Feltrinelli - Libri e Musica di Napoli.
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