lunedì 31 maggio 2010

CINEROCK IN LUTTO: ADDIO A DENNIS HOPPER

Qui di seguito, riporto un bell'articolo-omaggio del critico cinematografico Valerio Caprara, dedicato al grande Dennis Hopper - senz'altro uno tra i cineasti più importanti per le evoluzioni del cinerock, grazie al seminale Easy Rider - in occasione della sua scomparsa avvenuta venerdì. L'articolo è tratto dal sito personale di Caprara. Buona lettura. (d.d.p.)
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ADDIO A DENNIS HOPPER
Di Valerio Caprara
Non è frequente che nella storia del cinema moderno un solo film contrassegni in via definitiva lo spirito di un'epoca insieme al suo patrimonio artistico, sociologico e mitologico. E' noto a tutti che ciò sia avvenuto con Easy Rider, il film diretto nonché interpretato al fianco di Peter Fonda da Dennis Hopper nel 1969, divenuto da subito il simbolo della contestazione pacifista e hippy e il manifesto programmatico di una cruciale rivoluzione stilistica. Hopper, scomparso ieri dopo una lunga e strenua battaglia (com'era nelle sue corde) sostenuta contro il cancro, resta peraltro una figura chiave del cinema mondiale, proprio perché da quella scintilla e quell'exploit è partita la lunga marcia dei nuovi maestri come Scorsese, Coppola, Peckinpah, Penn, Spielberg, Lucas destinati a prendere il potere a Hollywood, a rinnovarne radicalmente il carisma e quindi a influenzare l'immaginario collettivo mondiale sino ai giorni nostri.
Hopper nasce a Dodge City, Kansas, nel maggio del 1936 e afferma la sua personalità ribelle e anticonformista interpretando tra il '55 e il '68 una serie di grintosi cammei e ruoli di carattere in film di genere - da
Gioventù bruciata a Il gigante e Sfida all'O.K. Corral, da I quattro figli di Katie Elder a Nick mano fredda - che non di rado si sono trasformati in cult-movies per la loro classica linearità narrativa e la loro rimpianta densità emotiva. L'incontro decisivo è quello col Bert Schneider, figlio di Stanley, boss della Columbia Pictures, giovane e illuminato neo-produttore inopinatamente convintosi a fare un film a basso costo su due motociclisti in viaggio sulle strade del Grande Paese sulla base dello spirito del tempo tutto sesso, droga e rock 'n' roll. Nonostante l'allegra brigata girasse spesso completamente strafatta e Hopper sembrasse ammaliato da inquadrature e sequenze prive di senso comune, Easy Rider esplode a livello mondiale, si fonde con le utopie di una generazione e realizza nella peculiarità del suo linguaggio rapsodico e provocatorio esattamente quello che era scritto sulla locandina: "Un uomo è andato in cerca dell'America ma non è riuscito a trovarla da nessuna parte". Rovesciando la tematica pionieristica dell'on the road e dell'amicizia virile alla Fenimore Cooper e, anzi, mutandola in uno sregolato vagabondaggio alla ricerca delle magiche radici territoriali occultate dalla retorica imperialista e familista, Hopper e il fedele complice Fonda usano le componenti esteriori (la moto/cavallo, i giacconi di pelle nera, il linguaggio sboccato e irridente, la denuncia della classe media) per accompagnare sino all'inevitabile discesa agli inferi le istanze libertarie e individualistiche alle quali il vecchio cinema "democratico" non poteva e sapeva più dare risposta.
Dopo un curioso e velleitario esperimento autoriale realizzato in Sudamerica,
Fuga da Hollywood (The Last Movie ,'71), che si rivela un fiasco commerciale, Hopper sembra rientrare nei ranghi e riemergere sullo schermo solo per offrire la sua verve istrionica ai colleghi più assidui e fortunati (il fotografo di Apocalypse Now). Non è così, per fortuna, perché l'instancabile e qualche volta sbrigativa attività d'attore continuerà a essere inframmezzata da sortite dietro la macchina da presa mai banali o ammiccanti, anche se non più investite dal fuoco espressivo di Easy Rider. Parliamo, infatti, di Out of the Blue (1980), allucinante calvario di una giovane oppressa da genitori infami; di Colors - Colori di guerra (1988), uno dei più freddi e spietati thrilling sul fenomeno delle bande metropolitane; del delirante e parodico Ore contate (1989) con Jodie Foster e soprattutto dell'eccezionale e misconosciuto The Hot Spot - Il posto caldo (1990), un noir intriso di superbe atmosfere erotiche e morbose. Non a caso questo leitmotiv ai limiti dello psicopatico è lo stesso che scandisce molte delle decine e decine d'incarnazioni messe al servizio di registi più manieristici che creativi (Non aprite quella porta, Una vita al massimo, Bad City Blues, Il cuore nero di Paris Trout, ecc.). Quando, però, si sprigiona il feeling giusto, Dennis Hopper è sempre in grado di opporre una lucida e ipercinetica follia alla minaccia di normalizzazione aleggiante sulla forma di spettacolo che ha risvegliato dal coma a suo tempo: L'amico americano di Wenders, Rusty il selvaggio di Coppola, Osterman Weekend di Peckinpah, Velluto blu di Lynch, Blackout di Ferrara.

venerdì 28 maggio 2010

IN ESTATE WATERS RIPORTA "THE WALL" DAL VIVO

Di Diego Del Pozzo

Roger Waters sta per tornare a esibirsi dal vivo in un lunghissimo tour che sarà imperniato interamente su The Wall, il disco-concerto-kolossal che rappresenta, ancora oggi, la sua opera più personale e per molti versi sconvolgente. Quest'estate, infatti, il capolavoro watersiano, dal quale Alan Parker trasse il celeberrimo film omonimo del 1982, tornerà a essere eseguito live, proprio come avvenne tra il 1980 e il 1981 con un mega-tour che ha fatto epoca (il disco, inciso nel 1978, era uscito nel 1979). L'esordio del nuovo tour è previsto in estate in Nordamerica, con successivo sbarco in Europa nel 2011: debutto a Lisbona il 23 marzo e date italiane fissate per i giorni 1 e 2 aprile 2011 al Mediolanum Forum di Milano.
The Wall - ha dichiarato Waters in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera - "è un apologo contro l'odio che ci viene insegnato fin da bambini, poiché nessuno nasce razzista o antisemita".

martedì 25 maggio 2010

VERDONE E IL ROCK: ALTRI SPUNTI DALL'INCONTRO ROMANO

Oltre agli spunti più politici, riportati con dovizia di particolari dall'Ansa, naturalmente Carlo Verdone, nel corso dell'incontro di giovedì scorso presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Roma Tre, ha parlato molto anche delle sue grandi passioni rock. D'altra parte, l'occasione per il faccia a faccia con gli studenti era offerto dalla presentazione del libro Rock Around the Screen. Storie di cinema e musica pop, curato da Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito e pubblicato dall'editore Liguori (nel volume, Verdone è presente in qualità di intervistato, assieme a Julien Temple, Gaetano Curreri e Fabio Liberatori, con lui all'incontro di giovedì).
Così, il regista e attore romano ha definito cos'è per lui la musica ("Il colore del momento che stiamo vivendo"), ha ricordato la sua scoperta dei Beatles ("Ricordo ancora di quando mio padre una sera mi sorprese dicendomi che mi avrebbe portato a vedere il concerto dei Beatles all'Adriano, qui a Roma. Mio padre era molto all'avanguardia: aveva capito che quei quattro musicisti, quei compositori geniali stavano smuovendo qualcosa"), ha spiegato il suo amore per Jimi Hendrix e i Led Zeppelin, così come il rifiuto di band come Clash e Sex Pistols ("Non sapevano suonare per niente..."), fino all'inevitabile elenco dei suoi rock movies preferiti: "C'è innanzitutto Woodstock, un documento di importanza immensa. Anche per come ha esplorato ciò che c'era intorno, senza limitarsi al concerto. Poi, metterei Easy Rider, che per me rappresenta il connubio perfetto tra musica e cinema, anche per come abbraccia il tema della morte. Quindi, The Last Waltz di Martin Scorsese, un altro grande esperto di musica. E ancora, per quanto riguarda il cinema dei Beatles, Magical Mistery Tour, nel quale raccontavano il loro viaggio psichedelico in maniera molto underground. Naturalmente, alla fine non posso dimenticare The Wall, che racconta la musica dei Pink Floyd in maniera molto visiva".
Qui di seguito, per restare in argomento, ecco un video nel quale Carlo Verdone illustra i suoi sei brani rock preferiti. Buon divertimento!


domenica 23 maggio 2010

VERDONE A ROMA PARLA DEL NOSTRO LIBRO E DI... ALTRO

La presentazione romana del nostro libro, Rock Around the Screen. Storie di cinema e musica pop, svoltasi giovedì mattina nell'aula magna della Facoltà di Scienze della Formazione di Roma Tre, ha avuto come grande protagonista il regista e attore Carlo Verdone, intervenuto come ospite d'onore assieme al suo musicista di fiducia, Fabio Liberatori.
Di fronte a una platea folta ed entusiasta, Verdone - grande e sincero appassionato di musica rock - ha parlato delle sue passioni musicali, ma si è lasciato anche coinvolgere dalle domande degli studenti per dire la sua, con la chiarezza e la lucidità che gli appartengono, sul momento triste che sta attraversando l'Italia.
Di tutto ciò rende ottimamente conto il servizio realizzato giovedì da Francesca Pierleoni per l'agenzia Ansa. Eccolo, qui di seguito.
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CINEMA: VERDONE, ITALIA E' FRA PAESI PIU' CORROTTI
REGISTA, DICHIARAZIONI SCAJOLA SEMBRANO BRUTTA PAGINA COMMEDIA
(di Francesca Pierleoni)
(Ansa) - Roma, 20 Maggio - Le notizie sull'Italia di oggi ''sembrano sempre più spesso una brutta pagina di commedia all'italiana, come nel caso delle dichiarazioni di Scajola''. L'ha detto Carlo Verdone, durante l'incontro di oggi alla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre, dedicato al libro Rock Around the Screen, curato da Vincenzo Esposito e Diego Del Pozzo, sul rapporto fra cinema e musica pop e rock.
Il regista, che è fra i cineasti intervistati nel libro (pubblicato da Liguori editore), nell'incontro, durato circa due ore, ha parlato del suo rapporto con la musica, da appassionato e da regista, e ha risposto a varie domande degli studenti sull'attualità. ''Oggi in Italia c'è un problema di ricostruzione dell'etica - ha sottolineato -. Ho l'impressione che questo, il paese più cattolico del mondo, in realtà sia uno dei Paesi più corrotti, da tutti i punti di vista, perché non c'è limite al peggio. Ogni cosa che si tocca ha dietro del fango. Vi abbiamo dato dei pessimi esempi - ha aggiunto, rivolto ai ragazzi - Confido in voi per scalzare questo malcostume, sopruso e menefreghismo, ma potrete riuscirci solo se sarete più uniti''. Come regista, si è detto ''respinto dalla realtà dei nostri politici, non mi attira raccontarla, io voglio parlare dei problemi della gente delle famiglie, come ho sempre fatto. E poi questi politici sono già attori da soli, in trasmissioni come Porta a Porta e sulle pagine dei giornali. In un film non farebbero più neanche ridere''.
A chi gli chiedeva cosa pensasse della decisione del Ministro dei Beni e Attività culturali Sandro Bondi di non andare a Cannes, in polemica con il documentario di Sabina Guzzanti, Draquila, Verdone ha detto: ''Credo che Bondi non abbia neanche visto Draquila. Ma la Guzzanti ha fatto un bel documentario, in cui non lancia sue opinioni ma con delle domande fa parlare gli altri, alla Michael Moore. Parla di un paese dissestato, che non è L'Aquila ma l'Italia. Il non andare di Bondi è criticabile, è stato un errore di stile perché lui rappresenta la cultura italiana e in programma c'erano altri nostri film. Si deve andare pur accettando il dissenso, perché il cinema è un'espressione libera. Invece agendo così ha dimostrato che il nostro non è un paese molto democratico''.
Fra gli altri temi del dialogo, ci sono state le norme sulle intercettazioni in fase di approvazione alla Commissione Giustizia del Senato. Per il regista ''sono una brutta faccenda. Sono norme di tipo iraniano, che potrebbero non farci più scoprire cosa succede in questo Paese, dove ogni giorno ce n'è una. E' vero qualche volta si è andati oltre nell'utilizzare le intercettazioni, coinvolgendo persone che non c'entravano, ma sono stati casi limitati". E' arrivata anche una domanda sull'influenza della Chiesa in Italia: ''Ha un potere enorme su questo Paese - ha risposto l'attore - che è laico per modo di dire. Bagnasco interviene durante le elezioni e manda un siluro alla Bonino. Io però, che ho fatto il mio ultimo film su un prete (Io, loro e Lara, ndr), e ho incontrato molti seminaristi, posso dire che la parte giovane è quella splendida della Chiesa. Intuisco che sarà diversa e non si guasterà. Ha un approccio più francescano e diretto''.

venerdì 21 maggio 2010

MICK JAGGER A CANNES PER "STONES IN EXILE"

Di Diego Del Pozzo

Folla pazzesca e Croisette andata letteralmente in tilt, per l'arrivo a Cannes di Mick Jagger, presente al festival del cinema in veste di produttore di Stones in Exile, il documentario sul periodo dell'esilio dorato dei Rolling Stones in Costa Azzurra (per sfuggire al Fisco inglese) e della registrazione del capolavoro Exile on Main Street. Stones in Exile è stato presentato nell'ambito della Quinzaine des Realisateurs (qui sotto, il trailer ufficiale).

Decisamente ironiche le parole con le quali lo stesso Jagger ha introdotto la proiezione del film: "Nei primi anni Settanta eravamo giovani, belli e molto stupidi. Ora siamo soltanto stupidi''. Poi, Mick ha aggiunto, più serio: "All'epoca, c'era Nixon alla Casa Bianca, la guerra in Vietnam andava avanti, Eddy Merkx aveva appena vinto il Tour de France. Ma noi non sapevamo nulla di tutto questo, perché eravamo chiusi in cantina per realizzare questo album".
Ricordo che Exile on Main Street è appena uscito in una riedizione rimasterizzata con un cd aggiuntivo che propone ben dieci brani inediti (più o meno) e, nella versione più lussuosa, anche un dvd e tutta una serie di chicche e memorabilia. Il documentario Stones in Exile, invece, sarà distribuito a metà giugno dalla Eagle Pictures, in un apposito dvd che sarà seguito, poi, da un altro sul tour mondiale che venne subito dopo la registrazione dell'album.
E, chissà, magari potrebbe essere proprio questa la volta buona per far uscire finalmente pure una versione ufficiale rimasterizzata dell'imprescindibile documentario Cocksucker Blues di Robert Frank, risalente allo stesso periodo di Exile e bloccato dagli stessi Stones subito dopo averlo visto. Comunque, chi volesse gustarsi questo capolavoro assoluto del genere rockumentary può farlo anche subito, semplicemente cliccando qui.
Per concludere, invece, mi piace proporre in questa sede il video dell'ottima Plundered My Soul, la canzone inedita scelta come singolo per il "lancio" della versione deluxe di Exile on Main Street.

mercoledì 19 maggio 2010

DOMANI CARLO VERDONE PRESENTA IL NOSTRO LIBRO

Domani mattina a Roma, alle 11, Carlo Verdone parlerà di cinema e rock all'Università, in occasione della presentazione del libro Rock Around the Screen. Storie di cinema e musica pop, curato da Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito e pubblicato da Liguori. Interverrà anche il musicista Fabio Liberatori. Modererà Giandomenico Curi. Saranno presenti, assieme ai due curatori e ai graditi ospiti, anche diversi autori dei saggi contenuti nel volume.
L'appuntamento è per domani, alle ore 11, nell'aula magna Volpi della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università Roma Tre (ingresso da via Milazzo 11/a).
Chi fosse a Roma domattina e volesse partecipare a questo incontro ci trova tutti lì.

lunedì 17 maggio 2010

DIO E' MORTO!!!

E' morto a Houston, in Texas, Ronnie James Dio, cantante heavy metal conosciuto soprattutto per essere stato la voce dei Black Sabbath, dopo l'addio di Ozzy Osbourne. La sua morte è stata annunciata dalla moglie (e manager) Wendy, sul suo sito ufficiale. Lo scorso novembre gli era stato diagnosticato un tumore allo stomaco. Ronald James Padavona - vero nome di Ronnie James Dio - era nato nel 1942 a Portsmouth, nel New Hampshire, da genitori italiani. Cambiò il suo nome in Dio, ispirandosi al boss mafioso statunitense Giovanni Ignazio "Johnny Dio" Dioguardi.

venerdì 14 maggio 2010

DA NON PERDERE: CHUCK BERRY AD AGOSTO IN ITALIA!!!

Chuck Berry, il mitico cantante e chitarrista di Saint Louis, padre di pezzi come Johnny B. Goode, Sweet Little Sixteen, Rock and Roll Music, Roll Over Beethoven, sarà il 6 agosto, in esclusiva europea, sul palco della undicesima edizione del Summer Jamboree, il festival internazionale di musica e cultura dell'America anni Quaranta e Cinquanta che si svolgerà dal 31 luglio al 8 agosto a Senigallia (Ancona).
(Fonte: Adnkronos)

sabato 8 maggio 2010

THE ROLLING STONES IN "COCKSUCKER BLUES"

In attesa dell'uscita di Exile on Main Street nella super-deluxe edition che conterrà anche la famosa "sex airplane scene", ecco qui - quasi per intero - il mitico rockumentary rollingstonesiano di Robert Frank Cocksucker Blues, tratto da Youtube. Buona visione! (d.d.p.)



























venerdì 7 maggio 2010

OFF-TOPIC: IL TRAILER DE "L'INFINITO VIAGGIARE"

Ecco qui di seguito il trailer ufficiale della seconda edizione del festival L'Infinito Viaggiare, in programma a Napoli da giovedì 13 a mercoledì 26 maggio.
Chi volesse saperne di più su questa interessante manifestazione culturale può cliccare qui. Nel frattempo, buona visione a tutti con questo bel trailer realizzato dalla Scuola di Cinema e Fotografia Pigrecoemme.

giovedì 6 maggio 2010

OFF-TOPIC: DAL 13 AL 26, A NAPOLI, "L'INFINITO VIAGGIARE"

Un suggestivo viaggio artistico e culturale alla scoperta del "potere dei luoghi", grazie al cinema e alla fotografia: ecco ciò che propone, per la sua seconda edizione, il festival L'Infinito Viaggiare, presentato oggi in conferenza stampa nella sala eventi dell'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli.
L'Infinito Viaggiare, dedicato quest'anno proprio al tema "Il potere dei luoghi", si svolgerà da giovedì 13 a mercoledì 26 maggio in varie locations del centro e della periferia di Napoli. In conferenza stampa, lo hanno presentato l'amministratore dell'EPT di Napoli, Dario Scalabrini; la direttrice artistica Francesca Mauro; il produttore cinematografico Giorgio Magliulo; il presidente della Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme, Corrado Morra.
L'Infinito Viaggiare si articola in tre differenti segmenti: una mostra fotografica, una rassegna cinematografica e una serie di dialoghi con ospiti prestigiosi.
La mostra fotografica, intitolata Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli, sarà allestita nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (via dei Tribunali, 16) dal 13 al 26 maggio (aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 18, esclusa la domenica): si compone di 74 fotografie ed è il risultato del laboratorio Dentro la città storica, realizzato presso la Scuola di cinema e fotografia di Napoli Pigrecoemme. Saranno esposte, dunque, le fotografie realizzate dagli allievi del laboratorio, ma anche quelle di ex allievi dei corsi di cinema e di fotografi "esterni", tutti orientati a una riflessione visiva sul "potere dei luoghi di culto", che vanno a costituire, nei 74 scatti, altrettanti capitoli di una simbolica Odissea nella città, lungo un itinerario per "frammenti visivi" composto dai molteplici percorsi cittadini possibili che si snodano attorno ai luoghi del potere (politico, religioso, culturale, storico, scientifico, misterico e mitologico). Da queste suggestioni visive scaturirà una vera e propria "mappa della città storica", che sarà in distribuzione nei prossimi giorni presso tutti gli infopoint dell'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli e consentirà ai turisti di costruire autonomamente i propri personalissimi itinerari eccentrici partenopei. L'inaugurazione della mostra è prevista per giovedì 13 alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, dove la storica dell'arte Francesca Amirante guiderà i visitatori lungo questo viaggio visivo oscillante, appunto, "tra sacro e profano".
Anche la rassegna cinematografica Così lontano, così vicino si concentra sulla rappresentazione del potere dei luoghi nelle sue molteplici sfumature reali e simboliche. La rassegna proporrà 20 film, divisi in tre sezioni. Quella principale s'intitola Napoli nel cinema ed è in programma al cinema Ambasciatori dal 13 al 26 maggio; al suo interno vi sarà spazio per la potenza, la magia, il potere evocativo e la suggestione dei luoghi della città, visti e raccontati da cineasti italiani del passato e del presente nei seguenti titoli: Carosello napoletano di Ettore Giannini, Pensavo fosse amore, invece era un calesse di Massimo Troisi, L'amore molesto di Mario Martone, Libera di Pappi Corsicato, Non è giusto di Antonietta De Lillo, La guerra di Mario di Antonio Capuano, Il verificatore di Stefano Incerti, Incantesimo napoletano di Paolo Genovese e Luca Miniero, Vento di terra di Vincenzo Marra. La seconda sezione cinematografica, I luoghi del cinema europeo, si svolgerà, invece, lunedì 17 e martedì 18 maggio al multicinema Modernissimo, dove si alterneranno la Svezia di Ingmar Bergman (Come in uno specchio), la Germania di Wim Wenders (Così lontano, così vicino), la Bosnia di Emir Kusturica (Papà è in viaggio d'affari), la Francia di François Truffaut (L'uomo che amava le donne), la Spagna di Pedro Almodóvar (Che ho fatto io per meritare questo?) e il Regno Unito di Ken Loach (Family Life), per sei visioni d'autore capaci di trasformare luoghi intimi e personali in elementi condivisi dell'immaginario collettivo contemporaneo. Terzo e ultimo segmento filmico è quello intitolato I luoghi oscuri, in programma mercoledì 19 maggio al Happy Maxicinema di Afragola: si tratta di un viaggio nella produzione horror contemporanea, attraverso quattro "cult movies" come Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, Le colline hanno gli occhi di Wes Craven, The Others di Alejandro Amenabar e 1408 di Mikael Håfstörm.
Accanto alla mostra fotografica e alla rassegna cinematografica, completa il denso programma de L'Infinito Viaggiare la sezione dei Dialoghi, prevista come evento di chiusura del festival per mercoledì 26 maggio, alle 20.30, quando al cinema Ambasciatori avrà luogo l'incontro a più voci intitolato I Vesuviani tra passato, presente e futuro: un dialogo sul cinema partenopeo, al quale prenderanno parte, per la prima volta tutti assieme da tredici anni a questa parte, i registi del film collettivo che tante polemiche e discussioni suscitò alla Mostra di Venezia del 1997: così, saranno presenti in sala Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Antonietta De Lillo, Stefano Incerti e Mario Martone; e con loro ci saranno anche le attrici Cristina Donadio e Teresa Saponangelo e il produttore Giorgio Magliulo. L'incontro offrirà una ghiotta occasione per fare il punto della situazione e per tracciare le prospettive future di quella che, all'epoca, fu definita - anche ben oltre le intenzioni dei singoli autori - "scuola napoletana". A seguire, naturalmente, la proiezione de I Vesuviani chiuderà l'edizione 2010 de L'Infinito Viaggiare.
Il festival è un progetto dell'Assessorato al Turismo della Regione Campania realizzato col finanziamento dell'Unione Europea (Por Fesr Campania 2007-2013, Asse 1, Obiettivo operativo 1.12), affidato, per l'organizzazione, all'EPT - Ente Provinciale per il Turismo di Napoli.

martedì 4 maggio 2010

A GIUGNO USCIRA' UN NUOVO DVD LIVE DEL BOSS

Questa emozionante versione di The River è stata registrata da Bruce Springsteen & the E-Street Band al festival di Glastonbury il 27 giugno dell'anno scorso, davanti a una sterminata platea di ben 135mila spettatori estasiati.
Il video in questione fa parte dei contenuti speciali di London Calling: Live in Hyde Park, il dvd che la Columbia distribuirà il 22 giugno e che documenta lo straordinario concerto (172 minuti!!!) del Boss e della sua band a Londra, nell'ambito del festival Hard Rock Calling (28 giugno 2009). La scaletta del concert-film riserverà più di una sorpresa ai fans springsteeniani...